La Palmira G. era una nave goletta di 402,65 tonnellate, varata nel dicembre del 1899 a Sestri Ponente presso il cantiere di F. Tixi. Lo scafo era in quercia e pitch pine con impernatura in ferro galvanizzato e metallo gialloe fasciature in lastre , anch'esse in metallo giallo. La lunghezza in coperta era di m. 47, la larghezza massima tra i bordi metri 9,06 ed il puntalemetri 4,84. Autorizzato alla navigazione atlantica questo veliero era armato da Angelo G. B. Gnecco di Nervi (o Quinto?) e comandato nei primi anni della sua carriera dallo stesso armatore. In seguito il comando passò ai capitani G. B. Tossini, G. B. Barbagelata e Cesare Penco. Il 26 novembre 1910, quando il barco era al comando del Penco, il Palmira G. subì un grave incidente. Alle ore 8,45 di questo giorno mentre transitava nei pressi di Dungeness fu investito dal vapore Hero di Bristol. Il Palmira G. che provenivada Pietroburgo ebbe un grosso squarcio di metri 7,30 al mascone di sinistra, ma pur essendo allagato non affondò e il 27 fu rimorchiato nel porto di Dover dal rimorchiatore Conqueror. I giornali dell'epoca segnalano che il vapore investitore proseguì per Anversa. Parte del carico del veliero fu recuperato dai barcaioli di Dover. Una perizia proforma fatta il giorno 29 novembre stabilì che il Palmira G. fosse da considerare perdita totale con recupero (ossia con possibilità da parte degli assicuratori di disporre a piacimento del relitto) La motivazione di questa decisione derivava dalla considerazione che il costo dell'eventuale riparazione avrebbe superato il valore del bastimento. |