Pietro e Paolo, i due migliori mozzi della Michelangelo in quel periodo. Io nel 1969 smisi di navigare, Paolo continuò per un po', poi anche lui si fermò a terra. Noi che festeggiammo l'onomastico insieme con i manicaretti di mia madre e condividevamo lo stesso tavolo in saletta per leggere nel casino generale i nostri libri, ci perdemmo di vista. Ci incontrammo una volta per caso in via XX Settembre a Genova e scoprii che lavorava alla Stoppani, la fabbrica maledetta di Cogoleto. Anni dopo scoprii, sempre che le informazioni fossero esatte che viveva in una casetta ad Arenzano in mezzo al verde e che era un noto personaggio locale soprannominato "Paolo della Rue" (Paolo della Quercia). Purtroppo mi dissero che era mancato, portato via da un brutto male e qualcosa è mancato anche a me, pur potendomi onorare per sempre della sua antica amicizia. Foto P. Berti. |