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AGOSTINO LAURO
AGOSTINO LAURO
Le sveglie prima dell'alba, l'odore del carburante mescolato a quello del salmastro, le lunghe giornate trascorse tra le banchine dei porti e i ponti delle sue navi a risolvere problemi, a superare sconfitte, ad assaporare il gusto del successo. Questa è stata la vita di Agostino Lauro (1917-1989) e ripercorrerla significa ricostruire, in buona parte, lo sviluppo dei collegamenti tra Ischia e Napoli, necessità vitale per un'isola che cresceva. Anzi Lauro è cresciuto insieme all'isola, ha promosso e al tempo stesso supportato con la sua attività il rapido cambiamento cui Ischia andava incontro. Negli anni '50 si respirava un'aria di costruzione, di ricerca dello sviluppo, di valorizzazione dell'isola: alcuni sono stati capaci di finalizzarla nel business, indirizzando un'intera isola su di una strada che si trova a percorrere ancora oggi. In primo piano accanto a figure di imprenditori venuti da fuori come Rizzoli e Marzotto, non si può prescindere da alcuni ischitani che dimostrarono altrettanta se non maggiore capacità di vedere lontano sulla potenzialità di Ischia come località turistica. Agostino Lauro fu sicuramente uno di loro, accanto ad alcuni sindaci, quali Vincenzo Telese e Vincenzo Mennella. Certamente, l'impresa che rivoluzionò per sempre la vita economica e sociale di Ischia, il turismo, sarebbe risultata assai meno efficace, e in certi casi impossibile se, parallelamente, non si fosse sviluppato un sistema di collegamenti tra il resto del Paese e quest'isola che usciva impetuosamente da secoli di vita rustica e povera, per divenire, nel giro di pochi anni, una delle prime stazioni di villeggiatura italiane. Agostino Lauro iniziò a muovere i primi passi come armatore proprio all'indomani della fine della Seconda guerra mondiale: dobbiamo immaginare i porti di tutta Europa traboccanti di ogni sorta di mezzo da guerra, dragamine, mas, cacciasommergibili, migliaia di mezzi militari inglesi, canadesi, americani, italiani, un patrimonio navale che ormai aveva assolto al suo compito e che era però destinato ad una nuova vita. Venivano rilevati e trasformati, infatti, in mezzi per il trasporto dei civili: così la Freccia del Golfo la prima nave acquistata da Lauro era un'unità della Regia Marina Italiana, Angelina II e Celestina due ex dragamine: con queste ultime nel 1957, egli entrò ufficialmente fra gli armatori che collegavano regolarmente l'isola d'Ischia con Napoli. Naturalmente esisteva già da tempo il trasporto marittimo pubblico, era chiamato popolarmente il Postale della SPAN (Società Partenopea Anonima di Navigazione), proprio perché consentiva, fra l'altro, di far giungere a Ischia la corrispondenza, ma le corse giornaliere erano solamente una di andata ed una di ritorno. Tanto è vero che già negli anni '20 e '30 alcuni armatori ischitani (la cui strada s'incrocerà inevitabilmente con quella di Agostino Lauro) avevano creato piccole compagnie di navigazione. C'erano Buono e Patalano ma il più importante probabilmente fu il casamicciolese Nicola Monti: le sue barche, chiamate familiarmente i 'motori', impiegavano 3 ore a raggiungere la terraferma, e trasportavano nell'isola i buoi vivi destinati alla macellazione, derrate alimentari e anche le persone.

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Armatore AGOSTINO LAURO
Ship manager
Numero IMO
Classificazione
Cantiere e anno di costruzione
Data 25/03/2011
Luogo NAPOLI
Aggiunta il 25/03/2011
Dimensioni 340 x 302
visite 3385